Cari lettori la scelta del tappetino yoga ideale è fondamentale per garantire una pratica confortevole, sicura e appagante. Con un mercato sempre più ricco di opzioni sono convinto sia importante considerare alcune caratteristiche essenziali come lo spessore, il materiale, la portabilità e, non ultimo, lo stile di yoga praticato. Approfondiamo insieme i principali aspetti per aiutarvi a trovare il tappetino perfetto.
Indice
Spessore del tappetino: comfort e stabilità
Sicuramente i vostri istruttori sapranno consigliarvi al meglio, quello che possiamo dire rispetto all’esperienza maturata e alle richieste fatte dai maestri è che lo spessore del tappetino influisce sul supporto che offre durante la pratica, sulla sensazione di connessione al pavimento e sulla facilità di trasporto. A tal proposito elenchiamo quelli più diffusi:
- 5-6 mm: Comfort e protezione articolare
Questo è lo spessore ideale per chi cerca una maggiore ammortizzazione, soprattutto se soffre di dolori alle ginocchia, alle caviglie o ai gomiti. Viene consigliato per pratiche più statiche come Hatha Yoga o Kundalini, dove si mantengono a lungo le posizioni. Tuttavia, questi tappetini possono essere più ingombranti e pesanti, risultando meno pratici da trasportare, certamente sono perfetti per chi pratica yoga prevalentemente a casa. - 3-4 mm: Stabilità e versatilità
La maggior parte dei praticanti concorda che questo spessore rappresenta un equilibrio ideale tra comfort e connessione al suolo, rendendolo adatto a pratiche dinamiche come Ashtanga o Vinyasa Yoga. Sappiate che i tappetini di questa categoria sono abbastanza spessi da fornire supporto senza compromettere l’equilibrio, e allo stesso tempo sono facili da arrotolare e trasportare, adattandosi anche a tantissime borse da yoga. - 2-3 mm: Leggerezza e trasportabilità
A discapito un pò del confort questi sono ideali per i viaggiatori o per chi pratica yoga all’aperto, questi tappetini sono estremamente leggeri e facilmente ripiegabili. A mio parere non sono però ideali per una pratica quotidiana o per chi ha esigenze di ammortizzazione, come nel caso di ginocchia sensibili o articolazioni fragili come spiegato in precedenza.
Materiale: aderenza, durata ed eco-compatibilità
Di fondamentale importanza è il materiale del tappetino che influisce sulla sua aderenza, resistenza e sensazione al tatto oltre all’impatto ambientale. Riguardo i materiali comunque elenco le principali opzioni disponibili:
- PVC (Polivinilcloruro)
Il materiale tradizionale, economico e resistente, è ovviamente il PVC che offre una buona aderenza e ammortizzazione, soprattutto per i principianti. Tuttavia direi che non è una scelta ecologica, poiché non biodegradabile. Può essere una soluzione temporanea per chi si avvicina alla pratica, ma meno indicata per chi ha a cuore la sostenibilità ambientale. - TPE (Elastomeri Termoplastici)
Al contrario il TPE è un materiale plastico riciclabile che combina elasticità, leggerezza e durata. È inoltre inodore, idrorepellente e facile da pulire, ma considerate che è meno adatto per chi suda molto, poiché non assorbe l’umidità. Reputo sia una buona scelta per chi desidera un tappetino leggero e resistente con un minore impatto ambientale rispetto al PVC. - Gomma naturale
Questa è la scelta privilegiata per chi cerca la massima aderenza e desidera evitare lo scivolamento durante le pratiche più intense, come Power Yoga o Ashtanga. La gomma naturale offre una sensazione piacevole al tatto, possiede un’ottima ammortizzazione e un basso impatto ambientale. Tuttavia è bene ricordare che può essere pesante e inadatta a chi è allergico al lattice. - Sughero
E arriviamo a materiali naturali, questo ovviamente migliora la sua aderenza con l’umidità, rendendolo ideale per chi suda facilmente o pratica Bikram/Hot Yoga. È resistente, eco-friendly e ha una texture confortevole, ma potrebbe non piacere a chi preferisce superfici più morbide o lisce. - Lino o Juta
Questi ultimi sono materiali naturali con una consistenza più ruvida, perfetti per pratiche statiche o meditative come Hatha Yoga o Kundalini. Tuttavia è bene sottolineare che non sono ideali per pratiche energiche, poiché non offrono la stessa resistenza allo scivolamento di materiali come la gomma o il TPE.
Stile di yoga e tappetino consigliato
Partiamo dal presupposto che ogni stile di yoga ha le sue esigenze specifiche, e scegliere un tappetino adatto può migliorare notevolmente la tua esperienza. Di seguito elencando gli stili ho associato coerentemente alle indicazione di alcuni maestri, il tappetino ideale:
- Ashtanga / Vinyasa Yoga
Questi stili che di natura sono dinamici richiedono un tappetino con eccellente aderenza e resistenza, capace di evitare lo scivolamento durante i passaggi rapidi tra le asana. Suggerisco tappetini in gomma naturale o TPE che sono perfetti per gestire il sudore e garantire un buona stabilità. Per un tocco extra, puoi aggiungere un asciugamano antiscivolo o optare per un tappetino con strato superiore in microfibra ultra-assorbente. - Hatha / Kundalini Yoga
Parliamo di pratiche più lente e meditative che possono essere svolte comodamente su tappetini in PVC, più economici e semplici, oppure su tappetini in sughero, lino o juta, per una sensazione più naturale. Se cerchi un maggiore comfort, scegli un tappetino spesso (5-6 mm). - Bikram / Hot Yoga / Power Yoga
Questi stili che sono praticati in ambienti riscaldati richiedono, invece, tappetini resistenti al sudore e con un’aderenza eccellente. La scelta migliore a mio giudizio è un tappetino in gomma naturale o sughero, entrambi in grado di offrire una superficie antiscivolo anche in condizioni di alta umidità. I modelli con strato in microfibra assorbente sono particolarmente indicati per queste pratiche.
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Superficie: liscia o testurizzata?
Un altro fattore da considerare è la superficie del tappetino che gioca un ruolo importante:
- Liscia: Offre maggiore aderenza per le posizioni statiche ed è più facile da pulire.
- Testurizzata: Aggiunge grip per chi ha mani e piedi sudati, ma potrebbe risultare meno piacevole al tatto.
Ricordate comunque che la scelta dipende dalla sensazione personale e dallo stile di pratica.
Conclusione
In definitiva scegliere il tappetino yoga giusto significa considerare non solo il tuo stile di yoga, ma anche le tue esigenze personali in termini di comfort, portabilità ed eco-sostenibilità. Relativamente alla tua esperienza e ai consigli del tuo maestro prenditi il tempo per valutare le caratteristiche che contano di più per te, come lo spessore, il materiale e la texture, e lascia spazio alla creatività nella scelta del colore e del design. Un tappetino che si adatta alle tue necessità sarà il tuo compagno ideale nel tuo percorso, questo ti aiuterà a praticare con serenità, stabilità e piacere.
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